Il punto di vista

1 Il servizio educativo della 104

Il servizio nasce per far stare bene individui che si trovano in difficoltà, all’interno del contesto classe. Con classe si intendono compagni, docenti, ausiliari, spazi…

L’obiettivo è costruire attraverso la relazione un progetto, come fosse un abito cucito su misura per superare le difficoltà.

2 Qual è il suo punto di forza

Il suo punto di forza è quello di inserire all’interno del contesto scuola, la figura dell’educatore; una figura adulta che si pone nei confronti dell’utente centrando l’aspetto umano della relazione nel rapporto individuo-individuo

3 Qual è la tua idea di lavoro educativo

Lavoro educativo per me vuol dire sviluppare al massimo le potenzialità della persona in difficoltà attraverso un prcesso graduale, bidirezionale, verso un obiettivo che appare come un orizzonte senza limiti. Per fare questo occorre impostare una relazione accogliente e versatile fondata sul rispetto della persona.

4 Dove svolgi la tua professione

In una scuola primaria di secondo grado, in altri termini, scuola media.

5 Come concepisci la disabilità

La disabilità la concepisco come una difficoltà che prescinde da certificazioni, che può riguardare chiunque, anche me stessa. È nella disabilità, intesa come difficoltà, che bisogna poi trovare i modi di vivere al meglio la situazione. Perchè questo avvenga occorre cambiare la prospettiva della visione della realtà, per assumere la consapevolezza dei limiti e delle possibilità che consentiranno di stare bene.

6 Come ti poni nei confronti degli utenti

Mi pongo essenzialmente in maniera non giudicante. Lavoro sulla fiducia considerando che spesso, le figure adulte che si sono relazionate all’utente, hanno impostato una relazione basata sul premio/punizione. Per me invece, l’accordo preso con la persona evolve in diritto dello stesso, che prescinde dal suo comportamento.

7 Come valuti la riuscita degli interventi

La valutazione degli interventi può essere immediata o ricavata nel tempo. Quando è immediata la si riscontra nel sorriso e negli occhi della persona; nel tempo, la riuscita è quando l’intervento viene rievocato dalla persona in chiave positiva: ti ricordi….

8 Su cosa pensi di poter migliorare

Penso di poter migliorare sull’aspetto che riguarda la concentrazione in termini di riflessione nell’azione e sull’azione. Per una crescita costante occorre infatti rivalutare costantemente modalità e situazioni e per farlo è necessario un alto livello di concentrazione.

9 Il gioco come strumento educativo

Il gioco è un momento di crescita, è il momento in cui la relazione raggiunge un alto livello di parità: non è scontato che io vinca.

10 Una difficoltà che ti ha fatto crescere professionalmente

Sicuramente quando mi sono ritrovata a ricercare le potenzialità in una persona con difficoltà fisiche e verbali. Sembrava che non ci potessero essere sbocchi di miglioramento, invece, andando per tentativi, ho riscontrato come anche nei casi più difficili, ci sia sempre una strada percorribile per superare le difficoltà.

Alessandro Atzeni

Il punto di vistaultima modifica: 2020-01-25T11:25:41+01:00da e-news104
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