Laureata in inciampi educativi (vecchio ordinamento)

immagine articolo franci cadeddu

Sono un’educatrice, lavoro nella scuola media.

COSA FAI??

….l’educatrice.

MA TIPO INSEGNANTE DI SOSTEGNO?

….no, siamo figure diverse con competenze diverse.

E LO FAI PER LAVORO?

…….

Ecco qui, ci risiamo….sono laureata in scienze dell’educazione,ma le persone ancora non conoscono questa figura professionale.

Lavoro con ragazzi con disabilità. Lavoro per promuovere la loro integrazione e anche per promuovere il giusto rispetto che tutti dovremmo avere nei confronti del prossimo.

Non sono pagata dal Ministero dell’istruzione; il Comune della mia città si occupa di questo servizio.

Forse è qui che nascono tutti i problemi; ho sempre avuto la triste sensazione di essere un’ospite a scuola…no, aspettate…io SONO un’ospite a scuola!!

Le mie idee sull’inclusione e sull’integrazione devono sempre trovare l’approvazione dei veri “padroni” della scuola;

”vorrei organizzare una caccia al tesoro in giardino”

”NOOOOOO IN GIARDINO NO!!!NON ABBIAMO L’ASSICURAZIONE”

“vorrei portare un piccolo gruppo a fare la spesa al mercato”

NOOOOOO!!! TROPPO COMPLICATOOOO!!TROPPI DOCUMENTI DA FIRMAREEEEE!!!…

vorrei proporre un laboratorio di decorazione di biscotti…….

NOOOOOOO!!! .CHE POI ARRIVANO I TOPIII!!…

come i topi, noi puliamo tutto…

NOOO ARRIVANO LO STESSOOO!!!!

“guardate che bello!! abbiamo decorato la porta della classe!!”

NOOOOOO TOGLIETE SUBITO TUTTO!! NON è IGNIFUGOOOO!!!!

(le vocali aggiuntive sono reali; più le mie richieste sembrano folli, più le vocali aumentano).

Insomma, i miei progetti, le mie idee si scontrano spesso con la dura realtà scolastica fatta di assicurazioni, pericoli di vario genere, punizioni, verifiche…DIDATTICA.

Lavoriamo tutti per uno stesso obiettivo? Non lo so…

Quand’anche le divinità della volta celeste mi sono favorevoli e riesco a organizzare un’attività, magari il mio alunno non viene, o si rifiuta di entrare…oppure passo la mattina in bagno perché la mia alunna ha mal di pancia.

Questi sono solo problemi pratici ma, avendo a che fare con esseri umani,(e questa è una delle poche cose utili imparate all’università) c’è sempre il rischio che le reazioni non siano quelle che tu speravi; una crisi, un pianto, un rifiuto e tu ti trovi a dover rivedere tutto, ti accorgi di aver sbagliato qualcosa, di aver alzato troppo il tiro.

Ho un master in porte che non si aprono, in chiavi che non funzionano, in calci in faccia (anche reali, a volte…), in strade sbagliate.

A volte mi sembra di dover aggiustare un guasto elettrico; ho davanti un groviglio infinito di cavi e qualcosa è collegato male, ma io non trovo l’errore, provo e riprovo….e il mio cervello parte in modalità frullatore massima velocità.

MA SEI MATTA? PERCHE’ NON CAMBI LAVORO?

Perché quando quella porta si apre, quella chiave gira, quel groviglio di cavi finalmente rivela il suo errore, allora io raggiungo l’apoteosi, mi drogo di sguardi felici, di pianti catartici,di soddisfazione, di risate… Sono laureata in inciampi educativi e ne vado fiera; se cado, so rialzarmi.

Francesca Cadeddu

Laureata in inciampi educativi (vecchio ordinamento)ultima modifica: 2020-01-25T11:32:21+01:00da e-news104
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